L’inappetenza nei bambini, il consiglio di mamma Silvia

L’inappetenza è un sintomo frequente e condiviso da numerose condizioni.

Essendo una mamma di 2 bambini, mi sento molto vicina a tutte quelle mamme preoccupate per l’alimentazione dei loro piccoli.

Il primo consiglio che posso dare è quello di confrontarsi sempre con il proprio pediatra di fiducia che sicuramente troverà la soluzione migliore a questa apprensione.

La mia esperienza da mamma

Non sono un dottore, ma posso esporre la mia esperienza da genitore.

Il mio primo figlio Emanuele è sempre stato un bimbo molto attratto dal cibo, ma verso i 9 mesi ha incominciato ad avere un continuo rifiuto verso qualsiasi tipo di pietanza.

Il pediatra si accorse di un rossore nelle gengive, quindi probabilmente il calo di appetito era collegato a questo fastidio che il bambino percepiva. Spuntati i dentini tutto è tornato alla normalità.

Anche la mia seconda figlia verso i 7/8 mesi ha cambiato il suo rapporto con il cibo, negando le pappe che le proponevo. In questo caso la mia pediatra mi spiegò che a volte nei bimbi si presenta un’inappetenza transitoria che spesso rappresenta la fisiologica espressione di un cambiamento (dieta, nascita di un fratellino/sorellina, contesto abitativo, stagione).

Letture consigliate

Vi consiglio la lettura di un libro “S.O.S. TATA di Renata Scola e Francesca Valla” che a me ha aiutato a migliorare il rapporto con il cibo di mio figlio, ma non solo.

Ecco alcune parti estrapolate da questo libro:

“L’inappetenza è sempre motivo d’apprensione per gli adulti che si occupano di bambini, perché a volte può essere sintomo di malessere. Spesso, invece, la mancanza di appetito non è legata a una situazione patologica, ma solo a errate abitudini familiari. A volte si ricorre a favole e giochi pur di far vuotare il piatto al bambino; lo forziamo a finire tutto, senza pensare che forse ha mangiato di più oppure gli chiediamo di integrare più energie di quante ne consumi.

Lo svezzamento è il periodo transitorio in cui il latte smette di essere l’unico alimento per il bambino, e viene gradualmente sostituito con alimenti semisolidi e poi solidi. Lo svezzamento, dunque, non è un singolo momento, ma un processo che di solito dura qualche mese. Ricordate che ogni bambino è diverso dall’altro e ha i propri ritmi di crescita.

Ecco dei libri che parlano dell’alimentazione dei bambini:

Rendete partecipi i vostri bambini in cucina, susciterete in loro una curiositĂ  verso il cibo

Qual’è una cosa che unisce le persone? Il Cibo!

E cucinare insieme, naturalmente per i bimbi più grandi, è un ottimo modo per trascorrere del tempo di qualità con i tuoi figli! Cucinare può aiutare lo sviluppo nella prima infanzia del tuo bambino!

Scopri come tuo figlio può partecipare ad aiutarti nella preparazione del pranzo o della cena, ma assicurati sempre di mantenere la sicurezza in cucina. Tieni i bambini piccoli lontani da coltelli affilati e stufe calde e cerca di capire quando tuo figlio è pronto per compiti più impegnativi. Con questo in mente, cuciniamo!

Il tuo piccolo vuole aiutare la mamma in cucina?:

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Sporcarsi fa parte del processo di crescita e di apprendimento dei bambini​

Concludo dicendo che prima di tutto mi farei vedere e sentire tranquilla dal vostro bimbo.

Cercherei di proporle un cucchiaino in plastica per bambini in modo da creare anche una curiositĂ  da parte sua verso il cibo e se si sporca un pò niente paura, esplorare, scoprire e anche sporcarsi fa parte del processo di crescita e di apprendimento dei bambini. Guardando e toccando, infatti, scoprono il mondo e arricchiscono la propria esperienza durante l’infanzia.

Se invece l’inappetenza non passa, sono sicura che il tuo pediatra troverà la soluzione migliore per la tua bimba.

Spero tanto di esservi stata d’aiuto.

Mamma Silvia