La giusta alimentazione per prevenire problemi ai denti dei bimbi

Fino al secolo scorso la cura dei denti non rientrava nella lista degli interventi sanitari necessari. In sostanza solo chi aveva la possibilità economica poteva sfoggiare un bel sorriso, questo perché tutto ciò che ruotava attorno al campo dell’odontoiatria era considerato un lusso e non un’esigenza reale. Per fortuna, viviamo in un’epoca storica in cui si dà molta importanza alla cura dei denti e non solo per una questione estetica, ma perché nel corso del Novecento è stato possibile notare che la salute dei denti è strettamente collegata a tutta una serie di conseguenze che colpiscono diverse parti del corpo e numerosi organi. Da quando l’odontoiatria è una branca della medicina, sono stati fatti importanti passi in avanti che hanno evidenziato come una buona igiene orale fin dalla tenerissima età possa ridurre notevolmente il rischio di carie, piorrea e altri fastidi più o meno gravi. Spazzolini per bimbi dai 12 ai 24 mesi

I tempi sono cambiati, ma i bimbi dal dentista sono ancora pochi…

Tuttavia, ad oggi, i dati raccolti dai vari dentisti e tecnici che lavorano nel campo dell’odontoiatria hanno segnalato una bassa affluenza di bambini negli studi dentistici. Ciò fa pensare che c’è ancora poca informazione sull’importanza della cura dei denti dei più piccoli, inoltre molti genitori ritengono addirittura inutile far controllare da un medico specializzato i denti da latte.Anche io, fino a qualche tempo fa, pensavo che i denti da latte di mia figlia, essendo destinati a cadere, non potessero avere l’importanza che invece hanno i denti permanenti. Ho scoperto, a mie spese, di sbagliarmi quando mia figlia di 4 anni ha cominciato a lamentarsi per un dolore al molare. Non potevo credere che una bambina così giovane avesse una carie; i continui lamenti della piccola mi hanno costretta a consultare uno specialista che ha confermato, con mio grande stupore, che si trattava proprio di una carie. In occasione di questo evento ho cominciato ad informarmi sulla dentizione dei più piccoli e ho scoperto l’importanza di educare i propri figli ad eseguire correttamente la pulizia giornaliera dei denti, utilizzando nel modo corretto lo spazzolino e il dentifricio, ma soprattutto a curare la propria alimentazione che è la principale responsabile di carie e altri fastidi dentali e gengivali. Da quando si è presentata la carie, mia figlia ha capito l’importanza dell’igiene del cavo orale, ma – credimi – non è necessario vivere quest’esperienza spiacevole per insegnare ad un bambino a pulire con cura i denti e ad avere un’alimentazione più salutare.  Si tratta infatti di due lezioni che possono essere assimilate abituando i bambini, sin dai primissimi anni di vita, a mangiare bene e a lavare sempre i denti dopo ogni pasto.

Zuccheri, zuccheri, maledetti zuccheri.

I danni che possono colpire i denti sono strettamente collegati a due fattori: uno di natura genetica e l’altro dovuto alle abitudini alimentari e igieniche.  Se la componente ereditaria è questione di fortuna o sfortuna (a seconda dei casi), il cibo che scegliamo di mangiare o di far mangiare ai nostri figli è una scelta, più o meno consapevole, che dipende solo ed esclusivamente da noi. Va detto che la società in cui viviamo non ci aiuta ad avere un’alimentazione sana a causa dei continui bombardamenti mediatici ai quali siamo sottoposti, che sponsorizzano il cosiddetto cibo-spazzatura invogliando all’acquisto.  Si tratta quasi sempre di alimenti ricchi di zucchero: il nemico dei denti.

L’importanza del fluoro

Il dentista che ha scoperto la carie di mia figlia è stato molto professionale spiegandomi tutta una serie di cose di cui non avevo idea e fornendomi le informazioni necessarie ad evitare di commettere altri errori in futuro. Una delle cose di cui mi ha parlato e che mai avrei pensato potesse avere tale importanza è il fluoro. Ora vi spiegherò per bene quali sono le buone abitudini che occorre assumere per limitare il rischio di carie o patologie gengivali. Si tratta di consigli che mi sono stati dati dal dentista a cui mi sono rivolta e che voglio condividere con altre persone e altri genitori, affinché non commettano i miei stessi errori. Se pensi che a te non succederà mai e che i tuoi figli fanno già tutto quello che occorre per evitare le carie, allora sappi che circa il 22% dei bambini sviluppano questa patologia dentaria a 4 anni, mentre per il 44% di loro l’età in cui si manifestano le prime carie è 12 anni. Le cause principali che provocano quest’azione aggressiva – che determina lo sgretolamento del dente – sono legate alla flora batterica, all’alimentazione ricca di zuccheri e ad una scarsa igiene. Nella bocca di ognuno di noi sono presenti milioni di batteri di diverso tipo, nel caso delle carie – il batterio deputato alla logorazione del dente- è lo Steptococcus mutans che favorisce la fermentazione degli zuccheri, trasformandoli in una sostanza acida che corrode lo smalto del dente. I suddetti batteri attaccano tanto i denti da latte quanti quelli permanenti e il nostro compito è quello di curarli con la stessa attenzione. Commettereste il mio stesso errore se pensaste che i denti decidui possono essere trascurati, perché è fondamentale che stiano al loro posto fino a quando il dente permanente non è completamente pronto ad uscire. Solo a quel punto il dente deciduo può abbandonare il cavo orale in favore del dente permanente. Una selezione di dentifrici per bambini

Denti decidui: l’importanza che rimangano al loro posto.

Credimi. Commetteresti il mio stesso errore se pensasti che i denti decidui possano essere trascurati, perché è fondamentale che stiano al loro posto fino a quando il dente permanente non è completamente pronto ad uscire.  Solo a quel punto il dente deciduo può abbandonare il cavo orale in favore del dente permanente. Se quest’alternanza non dovesse avvenire rispettando i tempi, si potrebbe andare incontro alla perdita prematura di un dente deciduo con la conseguenza che lo spazio lasciato libero non verrebbe occupato dal suo legittimo successore, ma dagli altri denti che tenderebbero ad allargarsi e a posizionarsi in modo errato sull’arcata dentaria. Perciò è di fondamentale importanza prendersi cura dei denti da latte.

Infine: l’importanza dell’alimentazione

Per quanto riguarda la corretta alimentazione, il mio dentista mi ha spiegato una nozione ben nota, ma che spesso viene accantonata: una dieta equilibrata, soprattutto in fase di crescita, è importante per permettere il corretto sviluppo di tutte le parti del corpo, denti compresi. Purtroppo, secondo un recente studio condotto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, i nostri bambini assumono troppi zuccheri sin dai primissimi mesi della loro vita. Si tratta di un vero e proprio allarme che mette in guardia tutti i genitori che acquistano, in modo più o meno consapevole, snack e alimenti confezionati che presentano elevate quantità di zuccheri. Per evitare di abituare i nostri figli ai cibi ricchi di zuccheri è importante dare il buon esempio, limitare l’acquisto di questi prodotti ed evitare di farglieli assaggiare. In ogni caso, tutti i bambini devono essere educati a curare l’igiene del cavo orale allo spuntare del primo dentino. Oltre all’igiene e all’alimentazione è possibile prendersi cura dei denti dei propri figli con l’utilizzo del fluoro. Si tratta di un elemento naturale presente in quasi tutti i tessuti del corpo umano, pertanto anche nei denti. Sebbene si consigli di avviare il bambino all’igiene del cavo orale sin dai sei mesi di età – per evitare le cosiddette carie da biberon – è preferibile non usare dentifrici contenenti fluoro fino ai tre anni di età. In effetti prima dei tre anni di vita un bambino difficilmente è in grado di sputare il dentifricio senza ingoiarlo e il rischio di fluorosi, ovvero un’intossicazione dovuta all’assunzione di fluoro, è piuttosto elevato. Perciò, a partire dai tre anni possiamo introdurre il dentifricio per bambini, supervisionando il piccolo e controllando che non ingerisca fluoro; dai sei mesi al terzo anno di vita è possibile sostituire il dentifricio con una pasta per i denti, contenente 1000pp di fluoro. Altrimenti se si preferisce evitare di utilizzare una pasta, ma non si vuole rinunciare all’assunzione di fluoro, nella giusta dose, si può optare per delle gocce o delle pastiglie, rispettando il dosaggio che prevede l’assunzione di 0,25 ml di fluoro per i bambini in età compresa tra i 6 mesi e 3 anni, 0,50 ml dai 3 ai 6 anni. Ricordiamo che se si ha intenzione di curare davvero il cavo orale dei propri figli, al fine di prevenire la comparsa di carie già in tenera età, è importante limitare o eliminare del tutto l’assunzione di cibi zuccherati e di bevande ad alto contenuto di glucosio (ampiamente consumate dai più piccoli).