Puzzle per bambini: un valido aiuto per migliorare la memoria e la concentrazione

I puzzle per bambini rappresentano una risorsa preziosissima per il piccolo, perché possono aiutarlo nella fase più importante della sua crescita: lo sviluppo cognitivo.

Divertenti e istruttivi, i puzzle per bimbi entrano di diritto nella lista dei migliori giochi per l’infanzia, soprattutto per via dei tantissimi benefici che assicurano al piccolo. Ci sono infatti diverse ricerche scientifiche che testimoniano quanto segue: giocare ai puzzle aiuta il bambino a sviluppare in maniera più efficace le proprie competenze cognitive, e ad aumentare capacità come la concentrazione e la memoria.

In sintesi, proprio come le tessere presenti in questi giochi, i puzzle si “incastrano” alla perfezione nel processo di crescita del bimbo!

I benefici dei puzzle per bambini

Per prima cosa, questi giochi sono fantastici per migliorare la concentrazione del bimbo, per un motivo molto semplice: lo “costringono” a mettere in moto il proprio cervello, proponendogli una sfida di alto livello e il fascino della caccia alla soluzione.

I bambini sono molto curiosi e vengono stimolati particolarmente da questi passatempi, con benefici che sconfinano anche nel campo del rendimento a scuola. Più diventano bravi con i puzzle, più acquisiscono competenze fondamentali nello studio, come l’attenzione ai particolari (osservazione dei dettagli) e il problem solving.

Dalle capacità intuitive alla logica, passando per la memoria e la concentrazione, sono tanti i fattori che possono crescere con l’utilizzo dei puzzle. Ma la lista è in realtà molto più lunga, e non riguarda soltanto il cervello, visto che a questa età si parla piuttosto di crescita psico-motoria.

Non a caso, giocare con le tessere aiuterà il piccolo a prendere maggiore confidenza con le proprie mani, con grandissimi vantaggi anche in termini di coordinazione e di analisi dello spazio che lo circonda. Infine, la bravura nell’assemblare i puzzle darà al piccolo anche uno stimolo per imparare a mettere in ordine le cose che usa!

Torniamo ancora una volta ai benefici che i primi puzzle per bambini garantiscono allo sviluppo cognitivo del piccolo. Trovandosi di fronte ad un rompicapo, il bimbo cercherà di trovare una soluzione attivando il ragionamento logico: dunque farà pratica e in seguito potrà applicare questa sua capacità anche ai problemi di tutti i giorni, dai compiti fino alle prime decisioni importanti da prendere.

In sintesi, parliamo di una tappa fondamentale per il processo di crescita di qualsiasi individuo.

Gli altri vantaggi dei puzzle

I bimbi, al pari degli adulti, hanno bisogno di uno scopo da seguire e da realizzare, quindi i puzzle sono ottimi proprio perché danno un obiettivo ben preciso (cioè la composizione dell’immagine stampata in copertina). Naturalmente ci troviamo di fronte ad un gioco davvero divertente, oltre che stimolante, che il bambino potrà godersi da solo o in compagnia della famiglia o degli amici. Di conseguenza, i puzzle assumono anche un ruolo per così dire “sociale”.

Infine, questi giochi insegnano altre doti preziose come la pazienza, e infatti sono una manna dal cielo per intrattenere i bimbi iperattivi o particolarmente vivaci.

Qual è l’età giusta per giocare ai puzzle?

Gli esperti consigliano di avvicinare il piccolo ai puzzle a partire dai 12 mesi di vita, ma dipende chiaramente dal tipo di gioco e dalle capacità del bimbo. Per fare un esempio, il bambino dovrebbe essere quantomeno in grado di utilizzare la cosiddetta “presa a pinza”, perché in caso contrario il gioco potrebbe diventare frustrante per lui e innervosirlo. In linee generali, però, si possono trovare dei puzzle adatti a tutte le età, partendo da un minimo di 12-18 mesi.

In base all’età cambieranno anche alcune componenti. Di solito i prodotti per i bimbi di 1-2 anni sono in legno e hanno tessere grandi, il che facilita la presa. Salendo d’età i puzzle diventano un po’ più complicati, con un numero di pezzi superiore e con immagini leggermente più articolate e complesse da assemblare.

Inoltre, in certi modelli troviamo alcuni extra come i suoni, ottimi per stimolare il piccolo e per consentirgli di trovare la soluzione basandosi anche sugli stimoli uditivi.

I miei puzzle per i bimbi preferiti

Ti basterà fare un giretto online per trovare una miriade di puzzle differenti, ma ci sono alcuni modelli che personalmente ritengo superiori. Sia come divertimento, sia come efficacia in termini di sviluppo cognitivo del piccolo!

Ti parlo ad esempio del tappeto puzzle, che permette al bimbo di comporre l’alfabeto unendo fra loro le lettere nell’ordine corretto, insieme ai numeri. Inoltre, essendo anti-scivolo, le tessere a tappeto potranno essere lasciate sul pavimento, evitando di finire con il sedere per terra.

Non potrei poi non citare alcuni must come il puzzle per bambini Baby Shark Clementoni, simpaticissimo e adatto per bimbi dai 4 anni a salire. Il livello di sfida non è elevatissimo, ma è sufficiente per tenere impegnato il piccolo per diverso tempo, considerando che include ben 48 tessere.

Anche i puzzle Ravensburger entrano nella lista dei miei preferiti. Troviamo sia il Baby Shark, sia altre alternative ugualmente affascinanti, come nel caso del puzzle Bing, ancora una volta adatto per i bimbi dai 4 anni in su.

Infine, vorrei chiudere con una citazione obbligatoria per i puzzle per bambini Disney, come ad esempio il Disney Princess, prodotto dalla Ravensburger e perfetto per le bimbe dai 3 anni a salire.

Puzzle: sì o no?

Assolutamente sì, tutta la vita!

Ricordati però che, come ogni altro giocattolo per l’infanzia, anche i primi puzzle per bimbi devono essere sicuri per la sua salute. Di conseguenza, prima di acquistare qualsiasi modello, assicurati che sia dotato di certificazione CE. In realtà ci sono anche altri tipi di certificazioni, come nel caso della PEFC per i puzzle in legno (provenienza da aree boschive sostenibili).

Prima di salutarti, vorrei proporti una lista dei puzzle più venduti online, così troverai sicuramente un prodotto adatto per il tuo bimbo e per le sue esigenze.