Svezzamento 6 mesi: schema e consigli pratici

Stai cercando lo schema per lo svezzamento per un bimbo di 6 mesi? Qui troverai tanti consigli pratici e una guida chiara e comprensibile.

Innanzitutto, però, è bene specificare una cosa che dovresti tenere a mente: pur esistendo un menù settimanale indicato per lo svezzamento a 6 mesi, in realtà si tratta di linee guida e non di regole. Perché in fondo stiamo parlando pur sempre di alimentazione, e non di cure o altro. In secondo luogo, va bene dare ascolto ai consigli, ma se hai dei dubbi ti conviene rivolgerti sempre al tuo pediatra di fiducia.

Infine, ricorda che gli eccessi (in qualsiasi senso) non sono mai i benvenuti, quindi occhio a non esagerare. In sintesi, uno schema troppo restrittivo potrebbe diventare controproducente per la crescita del bimbo.

Lo schema per lo svezzamento a 6 mesi

Esistono due strade che puoi seguire, dunque due schemi distinti e separati che possono fare al caso tuo. Potrai prendere spunto dagli esempi che scopriremo insieme qui di seguito, ed eventualmente adattarli al tuo caso specifico. Ricorda, infatti, che nessuno schema può essere inteso come una regola, e che in ogni angolo del mondo ci sono bimbi che crescono meravigliosamente con tabelle del tutto diverse.

Inoltre, sappi che puoi considerare anche l’autosvezzamento, per variare ancor di più il menù.

1. Svezzamento regolare

Lo svezzamento regolare è lo schema classico. Si tratta del percorso progettato per i bimbi di 6 mesi, che tiene in considerazione una serie di nutrimenti per loro fondamentali, dagli oligoelementi alle vitamine. Cosa introdurre a 6 mesi? Le ricette principali sono il passato di verdure e il brodo vegetale, alle quali si uniscono altri alimenti preziosi come il formaggio, i cereali, i legumi, le uova, la carne e il pesce.

  • Brodo vegetale: patate, zucchine e carote sono la base dalla quale partire, ma in realtà è altrettanto importante variare la tipologia di verdure, per far scoprire al piccolo colori e sapori diversi.
  • Passato di verdure: è possibile preparare un gustoso e sano passato utilizzando le stesse verdure usate per la preparazione del brodo. Questa ricetta può diventare un interessantissimo spuntino per il post-pappa.
  • Creme e cereali: per fare un primo passo verso una maggiore consistenza dei cibi, le creme di riso o multi-cereale possono diventare delle preziosissime alleate. Anche il semolino e la crema di mais rientrano in questo elenco, così come la pastina.
  • Carne e pesce: alimenti come il pesce e la carne sono essenziali per fare il pieno di proteine e di acidi grassi buoni come gli Omega 3. Alcuni esempi utili? Il salmone, la spigola, le trote, le orate, l’agnello, il pollo, il tacchino e il manzo.
  • Legumi: dalle proteine animali si passa a quelle vegetali, quindi ben vengano legumi come le lenticchie, i ceci, i fagioli e i piselli.
  • Altri alimenti: le uova sono a loro volta ricche di proteine, mentre il parmigiano è utile se il bimbo soffre di carenza di calcio. Di solito quest’ultimo viene inserito nel menù settimanale per lo svezzamento a 6 mesi soltanto sotto consiglio del pediatra.

Si chiude questo capitolo aggiungendo (letteralmente) una piccola quantità di olio di oliva EVO (extravergine). Questo alimento abbonda infatti di fenoli e di polifenoli, noti per via delle loro eccezionali proprietà antiossidanti.

2. Svezzamento anticipato

Dedicherò soltanto una piccola sezione allo schema dello svezzamento anticipato, che avviene fra il 4 e il 6 mese, e ti spiego subito perché: si tratta di una soluzione spesso suggerita dal pediatra nel caso di presenza di carenze alimentari, come quella relativa alla mancanza di ferro. D’altronde la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità consiglia di allattare al seno fino ai primi sei mesi di vita.

Gli alimenti e le ricette restano invariati rispetto allo schema tradizionale, ma cambiano le quantità, con porzioni più ridotte.

Per aiutare i più piccoli a imparare a mangiare in modo indipendente, potrebbero essere utili delle flashcard per bambini con le immagini degli alimenti.

Svezzamento a 6 mesi: quanti pasti e quali porzioni?

Prime pappe

Quando vengono introdotte le prime pappe, di solito le si “spalma” in 4 o 5 pasti quotidiani, prevedendo almeno 3 pasti a base di preparati con il latte materno o di tipo 1. In genere la prima pappa che si dà al piccolo viene accompagnata dal già citato brodo vegetale, mentre l’orario canonico è il mezzogiorno (ma ricorda che non è una regola).

Il 5 pasto è lo spuntino, che può essere preparato a metà mattinata o nel primo pomeriggio. Qui la frutta rappresenta una risorsa preziosa: faccio ad esempio riferimento alle banane, alle mele e alle pere, rigorosamente senza zucchero. Gli orari dei pasti di un neonato di 6 mesi possono dunque essere questi:

  • 7:30 – Latte
  • 10:30 – Latte o spuntino a base di frutta
  • 12.30/13.30 – Pappa con brodo vegetale
  • 16:30 – Latte
  • 19:30 – Latte

Ci tengo a ripeterti che gli orari non sono assolutamente fissi ma possono cambiare da caso a caso, senza nessuna conseguenza per il bimbo. Anche gli intervalli fra un pasto e l’altro possono essere più lunghi o più brevi: diciamo che si consiglia di dargli da mangiare una volta ogni 3 o 4 ore almeno, e che il primo pasto dovrebbe avvenire entro le 9 del mattino, più che altro per una questione digestiva prima del pisolino mattutino.

Per quanto riguarda le porzioni, facendo riferimento alla tabella dello schema per lo svezzamento a 6 mesi, puoi scoprirle qui di seguito.

  • Brodo vegetale: da 200 a 220 ml
  • Cereali, creme o pastina: 3 cucchiai (circa 30 grammi)
  • Carne e pesce: 15 grammi (bimbo di 10 kg) o 20 grammi (12 kg)
  • Fagioli e ceci: 15 grammi (bimbo di 10 kg) o 20 grammi (12 kg)
  • Lenticchie: 30 grammi o 40 grammi (bimbo da 10 o 12 kg)
  • Piselli: 60 grammi o 80 grammi (bimbo da 10 o 12 kg)
  • Passato di verdure: 30 grammi circa
  • Olio extravergine: da 7 a 10 millilitri

Menù settimanale e ricette per lo svezzamento a 6 mesi

Comincio con una premessa: come visto poco sopra, le verdure non dovrebbero mai mancare, ma ricorda che puoi anche introdurre 2 pasti giornalieri oltre al latte, e non necessariamente uno soltanto. In questo caso, se vuoi, puoi utilizzare come seconda risorsa la crema ai cereali. In realtà c’è anche chi preferisce un mix fra svezzamento schematico e autosvezzamento, quindi con la possibilità di introdurre molte più ricette. Vuoi alcuni esempi?

  • Lunedì: crema di mais, coniglio, broccoli, crema di fagioli con stracchino
  • Martedì: semolini, pastina al pesto, zucchine
  • Mercoledì: pastina con passato di verdure, spinaci, sogliole
  • Giovedì: tacchino, pastina con passato, verdure al vapore
  • Venerdì: crema di piselli con robiola, nasello, couscous con verdure
  • Sabato: manzo tritato, minestra di orzo, zucca
  • Domenica: salmone, carote al vapore, ricotta

Domande frequenti e risposte

  1. Quanta pastina deve mangiare un bimbo di 6 mesi?

    Possono bastare circa 20 grammi di pastina, che corrispondono a 2 cucchiai da tavola. Ti consiglio di ascoltare il parere del tuo pediatra, dato che in base al peso del piccolo si possono aumentare le quantità fino a 30 grammi di pastina.

  2. Quanta frutta dare a un bambino di 6 mesi?

    Anche in questo caso la quantità può variare in base al peso del piccolo e ai mesi di vita. I pediatri generalmente consigliano circa 40 grammi di frutta dai 4 ai 6 mesi, passando poi a 80 grammi dai 6 mesi a salire. Sappi che la frutta può essere anche arricchita con un paio di cucchiaini di succo di arancia.

  3. Quali formaggi a 6 mesi?

    Come ti ho anticipato, il parmigiano è meglio introdurlo soltanto sotto consiglio diretto del pediatra, per evitare possibili complicazioni future come l’ipertensione e l’obesità. Nella lista dei formaggi più indicati troviamo lo stracchino e la robiola, insieme alla crescenza e alla ricotta leggera. Ritornando al parmigiano, il Grana Padano è la scelta più indicata in caso di carenza di calcio, perché è ricco di nutrienti e perché è più semplice da digerire.