Equitazione per bambini: pro e contro

Una guida sui pro e i contro dell’equitazione per bambini per aiutarti a decidere se si tratta dello sport adatto per tuo figlio o tua figlia.

Chiunque abbia a che fare con i bambini comprende bene l’importanza dello sport e dell’attività fisica nello sviluppo psicomotorio. Nel caso in cui tuo figlio o tua figlia non mostri particolare interesse per gli sport di squadra tradizionali, come il calcio, ma desideri comunque impegnarsi in un’attività sportiva, esistono diverse alternative stimolanti.

Sebbene le discipline di squadra siano efficaci nel favorire lo sviluppo di abilità come la collaborazione per il raggiungimento di obiettivi comuni, esistono altri sport altrettanto validi per ottenere risultati simili.

Tuo figlio o tua figlia ha espresso il desiderio di andare a cavallo ma non sai se l’equitazione è lo sport più adatto a lui o a lei? In questo articolo ti parlo dei pro e contro dell’equitazione per aiutarti a decidere in maniera serena quale possa essere lo sport migliore per il tuo bambino o bambina.

I benefici dell’equitazione nei bambini

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L’equitazione rappresenta una valida alternativa a sport più tradizionali, come il calcio o la pallavolo, e offre ai bambini una serie di vantaggi non solo a livello motorio, ma anche dal punto di vista psicologico e relazionale. Tra i benefici dell’equitazione per bambini ci sono:

  • apprendimento di una postura corretta. Fondamentale per favorire lo sviluppo della colonna vertebrale, l’equitazione insegna ai bambini a mantenere una postura corretta e bilanciata durante la guida del cavallo;
  • tonificazione muscolare. L’attività equestre coinvolge diverse fasce muscolari, tra cui addominali, lombosacrali, ma anche di collo, braccia e gambe, e promuove una miglior tonicità dei muscoli;
  • miglioramento della percezione del corpo nello spazio. L’equitazione favorisce l’acquisizione di una maggiore consapevolezza del proprio corpo nello spazio, il miglioramento della coordinazione motoria e dell’abilità nel muoversi in modo consapevole nello spazio;
  • miglioramento del senso di equilibrio. La necessità di mantenersi in equilibrio sul cavallo contribuisce a stimolare lo sviluppo e il perfezionamento del senso di equilibrio nei giovani cavalieri;
  • tempo all’aria aperta. L’equitazione offre ai bambini l’opportunità di trascorrere molto tempo all’aria aperta, promuovendo uno stile di vita sano e consentendo loro di godere dei benefici del contatto con la natura;
  • sviluppo delle capacità relazionali e di empatia. Il legame che si stabilisce tra il cavaliere e il cavallo promuove lo sviluppo delle capacità relazionali, incoraggiando i bambini a comprendere e rispettare le esigenze dell’animale. Questa esperienza contribuisce anche a rafforzare il senso di empatia e di cura verso gli altri, migliorando così le loro abilità sociali.

Equitazione bambini: da che età si può iniziare ad andare a cavallo?

I bambini possono iniziare ad approcciarsi al mondo dell’equitazione fin da piccoli, anche se le prime cavalcate sono consigliate dai 5 anni in poi, rigorosamente in sella ad un pony. In base all’età, infatti, ai bambini vengono proposti diversi tipi di approcci e attività:

  • Età Prescolare (0-4 anni). In questa fase non ci sono corsi di equitazione disponibili, poiché i bambini sono ancora troppo piccoli per partecipare in modo sicuro. È possibile, però, proporre loro attività che li aiutino a prendere confidenza con i cavalli;
  • Primi Anni (4-5 anni). Il primo approccio con l’equitazione può iniziare intorno ai 4 o 5 anni e, solitamente, avviene con i pony. I pony sono particolarmente indicati per i bambini fino a 9 anni, per diversi motivi. A questa età, i bambini potrebbero non avere ancora riflessi pronti e una struttura ossea completamente formata, per cui si rende necessaria una monta adatta alle loro esigenze;
  • Dai 10 anni in su.  L’equitazione vera e propria è raccomandata per i bambini dai 10 anni in su. A questa età, il corpo ha una struttura più sviluppata e consente ai giovani cavalieri di gestire animali di stazza più importante.

Qualunque sia l’età del tuo bambino, la supervisione di istruttori qualificati è essenziale per assicurare che il giovane cavaliere acquisisca le competenze necessarie in modo sicuro e guidato. Inoltre, è fondamentale che i bambini siano equipaggiati in modo adeguato, con l’abbigliamento adatto per andare a cavallo e le protezioni necessarie, in particolare il casco da equitazione.

Bambini ed equitazione: ci sono delle controindicazioni?        

Come tutti gli sport, anche l’equitazione può avere delle controindicazioni, che possono essere legate a specifici problemi di salute (ad esempio scoliosi o cardiopatie), o, più semplicemente, al fatto che si tratti di un’attività che prevede la vicinanza tra bambini e animali.

Al pari di qualsiasi animale, anche un cavallo può comportarsi in modo imprevedibile, per questo è importante che, nelle interazioni con i cavalli, i bambini siano sempre affiancati da personale esperto. È bene che anche i genitori non li lascino mai da soli, soprattutto per aiutarli a superare eventuali timori e sentirsi protetti.

Specie nelle prime interazioni, poi, è fondamentale aiutare i piccoli a stringere un legame con l’animale, insegnando loro quali sono i comportamenti che possono innervosirlo e come approcciarlo per evitare di ricevere calci o morsi.

Pet therapy: i benefici dell’Ippoterapia

La pratica dell’equitazione va ben oltre la semplice definizione di sport, poiché la presenza di un animale empatico come il cavallo aggiunge un valore unico all’esperienza. Oltre ai benefici fisici intrinseci, l’equitazione offre ai bambini l’opportunità di stabilire una connessione significativa con un altro essere vivente.

Ciò che rende l’equitazione un’attività straordinaria è, infatti, il coinvolgimento della sfera psicologica e sociale quando i bambini entrano in contatto con i cavalli.

La natura mite di questi animali li ha resi tra i preferiti nella pratica della “pet therapy“, una forma di terapia che si svolge con l’aiuto degli animali. In particolare, l’ippoterapia, che coinvolge i cavalli, si è dimostrata efficace nel supportare i bambini con autismo, disabilità e disturbi dell’apprendimento nel superare le loro sfide.

Attraverso la pet therapy con i cavalli, i bambini non solo sperimentano miglioramenti fisici, ma anche progressi significativi a livello emotivo e relazionale. La presenza calorosa e accogliente dei cavalli diventa un mezzo terapeutico prezioso. Ad esempio, per i piccoli che presentano disturbi dello spettro autistico l’ippoterapia è utile perché la cura e il contatto con l’animale diventano un mezzo di connessione con il mondo esterno.