Uno dei primi sport ai quali si è avvicinata mia figlia Sveva è stato il ciclismo.
Detto così sembra che io abbia messo al mondo la versione millenial del leggendario Gino Bartali.
In realtà si tratta di un’attività che affascina la maggior parte dei bambini, che sin dai primissimi anni di vita sognano di salire in sella e pedalare.
Tuttavia convincere Sveva a pedalare è stato tutt’altro che semplice non faceva altro che lamentarsi di quanto fosse faticoso…
Alcuni caschi per bici per bimbi e bimbe di almeno 3 anni
Basta solo superare la prima diffidenza...
Continuavo a chiedermi se fosse il caso di assecondarla o di rimandare il primo incontro con una bici a quando io mi sarei sentita più tranquillo.
Sì, ma quando mi sarei sentita tranquillo?
Forse al suo 30esimo compleanno le avrei regalato una bicicletta e allora sì che non avrei avuto paura di vederla cadere dal sellino o di dover medicare gomiti e ginocchia sbucciate.
A parte gli scherzi, è giusto aspettare che sia il genitore a sentirsi pronto per una nuova esperienza?
Riflettendoci meglio, ho sempre pensato che il mio ruolo di educatore e padre di una bambina è quello di avere cura della piccola donna che c’è in lei e quindi di rispettare i suoi tempi, anche se spesso non coincidono con i miei.
Quando ho capito che mia figlia era pronta...
In qualche angolo remoto del mio cuore di padre ansioso ho trovato il coraggio di prendere una bici adatta alla mia bambina e farla salire sul sellino.
In quello stesso istante ho capito che lei era davvero pronta e che rimandare quel momento avrebbe contribuito a trasmetterle insicurezza e questo, ai miei occhi, è una cosa ben più grave delle ginocchia sbucciate.
Conosco infatti persone adulte che non sanno andare in bici, perché non lo hanno fatto da piccoli e non sono stati invogliati a farlo dai genitori, che non salirebbero su una bicicletta neanche sotto tortura.
Questo conferma che andare in bici è un esercizio che richiede coraggio e quella dose di incoscienza che solo un bambino piccolo può avere.
Conosco infatti persone adulte che non sanno andare in bici, perché non lo hanno fatto da piccoli e non sono stati invogliati a farlo dai genitori, che non salirebbero su una bicicletta neanche sotto tortura.
Questo conferma che andare in bici è un esercizio che richiede coraggio e quella dose di incoscienza che solo un bambino piccolo può avere.

Una delle cose più difficili è...
Una delle cose più difficili da imparare quando si decide di salire in sella sulle due ruote riguarda il senso della coordinazione.
Per chi sa andare in bicicletta alternare la pedalata prima con una gamba e poi con l’altra può sembrare un gioco da ragazzi, ma quando lo si fa per la prima volta, questo movimento, potrebbe non essere così scontato.
Senza dimenticare che oltre a coordinare i piedi per pedalare, è necessario imparare a gestire anche il manubrio comprendendo il meccanismo della svolta a destra e della svolta a sinistra. Infine occorre insegnare al bambino come fermare la bicicletta usando i freni, che servono a bloccare la ruota posteriore e quella anteriore.
Come fare a migliorare la coordinazione del tuo bimbo in bici?
Per favorire l’apprendimento del senso della coordinazione è possibile acquistare prima una bicicletta senza pedali, in questo modo il piccolo ciclista in erba può fare proprio il movimento che prevede l’utilizzo prima di una gamba e poi dell’altra, imparando anche a gestire il manubrio.
Lo step successivo alle prime pedalate
Successivamente è possibile passare ad una bici normale (dotata di pedali e freni), munita di rotelle che permettono di restare in equilibrio anche da fermi.
Quando ho deciso di assecondare la voglia di Sveva ho dovuto necessariamente mettere in conto le eventuali cadute.
A dire il vero quello che mi terrorizzava, più delle ginocchia o dei gomiti sbucciati, erano i possibili urti alla testa o l’eventualità che durante una caduta si fratturasse qualche osso.
Per questo motivo, prima di comprare la bicicletta ho acquistato i dispositivi di sicurezza: casco, protezione per le ginocchia e per i gomiti.
Per circa una settimana la piccola ha giocato in casa con questi oggetti di sicurezza, prendendo familiarità con essi, in questo modo quando è arrivata la bicicletta era già abituata al casco e agli altri dispositivi, che li ha indossati senza fare storie.
Mettere a tacere l’ansia da genitore è un’impresa titanica ma non impossibile, perciò se anche tu sei alle prese con la paranoia da bicicletta e stai cercando una guida che ti permetta di mettere in pratica tutta una serie di iniziative volte a rendere sicura la bicicletta prima che il tuo bimbo la usi, allora eccoti le regole da seguire e tutti i segreti da ricordare per vivere con serenità questa nuova esperienza.
Alcune ginocchiere e paragomiti per bicicletta da bimbi
Il vademecum per rendere la bici del tuo bimbo super sicura
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Alcune biciclette per bimbi e bimbe di almeno 3 anni